Regionali: Fedriga, andrò al voto con una mia lista

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Di ANSA
Gente non si riconosce nei partiti. Sulla Lega, restare compatti
Gente non si riconosce nei partiti. Sulla Lega, restare compatti

(ANSA) – TRIESTE, 10 DIC – Le elezioni regionali del Fvg si
terranno in primavera, dopo il voto del 12-13 febbraio in Lazio
e Lombardia; Massimiliano Fedriga sta già lavorando a una lista
del governatore perché “stiamo vedendo che molti cittadini, che
non si riconoscono nei partiti nazionali del centrodestra, e che
magari guardano anche ad altre parti politiche, apprezzano
l’azione amministrativa che abbiamo svolto”. Fedriga lo ha detto
a La Stampa – che ha rilanciato una lunga intervista ad altri
quotidiani del Gruppo Gedi – confermando quanto anticipato
all’Agenzia Ansa nel settembre scorso. “Sono fiducioso” ha detto Fedriga al quotidiano di Torino,
precisando che la sua “non è un’operazione per recuperare
consenso ma per allargarlo”, richiamando l’esempio di Zaia e
Toti. “Credo che una lista del presidente dopo il primo mandato
sia utile alla coalizione per offrire agli elettori
un’alternativa” fuori dai “binari nazionali”. Rispondendo a una domanda sull’autonomia, Fedriga ha
annunciato che dopo un confronto “con tutti i governatori, da
Nord a Sud, e delle diverse forze politiche”, si sta “trovando
una strada condivisa per superare le legittime perplessità di
alcuni colleghi”; e chiede di “implementare il Pnrr per renderlo
il più utile possibile”, rivendicando un ruolo per le Regioni.
E’ invece “molto preoccupante” il fenomeno migratorio,
soprattutto al Nord Est: “La rotta balcanica non si è interrotta
e rispetto agli anni scorsi abbiamo visto continuare gli arrivi
anche con l’inizio del freddo: da gennaio a novembre abbiamo
avuto 17 mila ingressi”, ha indicato, chiedendo la riattivazione
delle “re-immissioni in Slovenia” e accordi “con tutti gli altri
Paesi interessati”, visto che se “dal mare ci dicono che siamo
un Paese di primo ingresso, dalla terra non lo siamo”. Infine, la Lega: “Bossi è colui che ha fondato la Lega e non
l’ha mai lasciata. Ho profondo rispetto per lui e penso che
abbia ancora molte cose da dire e sia utile stare ad
ascoltarlo”. Io, conclude, “continuerò a operare nel mio piccolo
per tenere unita la Lega” che deve essere “una e unita”. (ANSA).

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