A Scampia clan costringe mamma e figlio a 'consegnare' casa

Bloccato dai Carabinieri in uno dei lotti di Scampia a Napoli
Bloccato dai Carabinieri in uno dei lotti di Scampia a Napoli
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - NAPOLI, 22 SET - Sono stati costretti ad abbandonare l'abitazione dove vivevano, pur essendone legittimi proprietari. E' accaduto a Scampia, periferia di Napoli. Due le persone arrestate, considerate vicino ad un clan: entrambe sono accusati di estorsione e lesioni aggravate dal metodo camorristico. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, dirette dalla Direzione distrettuale antimafia, i due uomini, Leopoldo Marino e Carmine Pandolfi, nel luglio 2021 si sono presentati più volte presso l'abitazione di un 27enne, allora sottoposto agli arresti domiciliari a Scampia, minacciandolo con il pretesto di ottenere la restituzione di un presunto debito contratto tempo prima, ma in realtà per costringere lui e la madre convivente a lasciare l'abitazione dove le due vittime risiedevano quali legittimi assegnatari. Tre gli episodi estorsivi documentati, durante l'ultimo dei quali le vittime sono state costrette a consegnare agli indagati le chiavi dell'appartamento e a liberarlo immediatamente. Oggi i carabinieri della Stazione di Napoli Scampia hanno dato esecuzione ad un'ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dei due. Il provvedimento è stato notificato in carcere per Marino, già detenuto a Poggioreale per altra causa, mentre Pandolfi è stato condotto al carcere di Secondigliano. (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Germania, il leader in Turingia dell'Afd a processo per uno slogan nazista

Accoltellamento in Australia, all'eroe francese un visto di residenza permanente

Ritiro delle truppe dal Karabakh dove i russi erano forza di pace