(ANSA) – RAVENNA, 23 LUG – Nonostante a inizio anno il
giudice gli avesse vietato di avvicinarsi alla ragazza di cui si
era invaghito, ha continuato a chiamarla, a mandarle messaggi e
a cercare informazioni sul suo conto. E così lo stesso giudice,
su richiesta della Procura, ha sostituito la misura con il
carcere. Protagonista della vicenda, un 40enne di Cervia, nel
Ravennate, invaghitosi di una 18enne che studia a Ravenna
conosciuta l’anno scorso nell’ambito di una esperienza
professionale.
Da subito lui – come riportato dalla stampa locale – aveva
iniziato a manifestare il suo interesse per la giovane
contattandola di frequente, anche con il cellulare della madre.
E pedinandola pure fino alla fermata del bus e alla scuola. “Tu
non sai cosa ti succede quando scendi a Cervia – le aveva detto – te vai a finire in mare, come va a finire in mare il tuo
moroso; dopo facciamo i conti io e te”. E così il 3 gennaio era
scattato l’allontanamento ad almeno 500 metri e il divieto di
comunicare con la ragazza con qualsiasi mezzo. Ma a maggio
l’avvocato della giovane aveva lamentato nuovi avvicinamenti del
40enne che, oltre a chiamare e a scrivere messaggi, si era
spinto sull’ex luogo di lavoro di lei per cercare informazioni
sulla giovane.
Gli ulteriori accertamenti della squadra Mobile della
Polizia, coordinati dal Pm Cristina D’ Aniello, hanno confermato
il quadro. E così su richiesta della Procura ravennate, il Gip
Sabrina Bosi, prendendo atto del fatto che il 40enne sia stato
finora incurante dei divieti imposti, gli ha applicato la
custodia cautelare in carcere. (ANSA).
Divieto di avvicinare 18enne ma continua stalking, arrestato

Le violenze sarebbero avvenute in studio dove l'uomo insegnava
Di ANSA
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