(ANSA) – GENOVA, 07 LUG – “Credo che tutti desiderino
potere avere un accertamento della verità, quindi una giustizia
con verità nel rispetto effettivo delle regole del processo e
perciò anche del contraddittorio delle parti nel rispetto di
quelli che sono effettivamente i fatti e non una forma di
vendetta”. Lo ha detto Giovanni Accinni, l’avvocato che insieme
a Guido Carlo Alleva difende l’ex ad di Aspi Giovanni
Castellucci, prima dell’inizio del processo per il crollo del
ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 vittime).
“Speriamo di chiarire in contraddittorio – ha continuato
l’avvocato prima di entrare a Palazzo di Giustizia – e speriamo
questa volta in modo oggettivo. Se saranno, come noi siamo
certi, rispettate le regole per le quali la colpevolezza deve
essere accertata legalmente e fuori dalla favola, e quindi nel
rispetto dei fatti, emergerà che il ponte è crollato per un
vizio costruttivo. Questa è la ragione per la quale 43 persone
sono morte in un modo spaventoso e assurdo. L’ ingegnere
Castellucci non ha nessuna responsabilità penale rispetto a
quanto gli è stato contestato. Il rispetto per chi è morto in un
modo tanto assurdo è di una compartecipazione totale. Faccio
presente che anche l’innocente se venisse condannato
diventerebbe a sua volta una vittima”. (ANSA).
Ponte Genova: avvocato, è crollato per un vizio costruttivo

Muore uno dei 59 imputati, era ex ispettore Anas
Di ANSA
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