Continuano le ricerche con droni e radar, i dispersi sono tutti italiani; la montagna resta chiusa
Era in ospedale a Treviso, un ragazzo di 30 anni, ancora non identificato ora i genitori lo hanno ritrovato; anche altri dispersi sono stati rintracciati. Nel bilancio della tragedia del distacco del seracco della Marmolada, ora dunque si contano 7 morti e 5 dispersi, tutti italiani. Alcuni corpi sono in fase di riconoscimento, uno resta sconosciuto. L'ultima vittima riconosciuta ufficialmente è una persona residente in Trentino.
Il ghiaccio non si rompe neanche col piccone
Le ricerche nel ghiaccio duro che non si rompe neanche col piccone sono difficili e senza speranza come sottolinea pure Alex Barattin del soccorso alpino. Nella testa di tutti la morte atroce toccata in sorte alle vittime. Mentre continuano i soccorsi con droni e radar, la montagna restituisce brandelli di corpi ed effetti personali.
Chi conosce la montagna racconta di inquietanti rumori che si sentivano montando alla croce di vetta: erano i torrenti sotterranei, conseguenza del ghiacciaio che si scioglie. La tragedia per molti esperti è figlia del cambiamento climatico e ben poco si sarebbe potuto fare per evitarla.
Il climatologo: "Nulla si puo' nel breve termine"
Harry Zekollary, climatologo: "Possiamo fare poco a breve termine, perché i ghiacciai soffrono il clima, è troppo caldo per loro. Il modo in cui si evolveranno nei decenni è già dettato dalla loro forma attuale, sono troppo grandi per questo clima. Quando ci si chiede cosa possiamo fare, bisogna sapere che i risultati si vedranno nella seconda parte del secolo".
Sotto il seracco crollato c'era un lago d'acqua, sulla Marmolada non ci si puo avventurare, l'intera zona in Trentino è ancora chiusa per ordinanza del sindaco di Canazei.