Contromano su raccordo: perizia psichiatrica, infermo mente

Donna nei guai anche per l'accusa di molestie continuate
Donna nei guai anche per l'accusa di molestie continuate
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - TRIESTE, 04 LUG - Ale Gomolj, l'uomo di 49 anni, di Capodistria (Slovenia) che lo scorso 5 febbraio percorse contromano la corsia di sorpasso del raccordo autostradale di Trieste (RA13), scontrandosi con un'altra vettura, condotta da una donna di origini romene, Hutu Parashiva, morta carbonizzata nell'impatto, è infermo mentale. Lo scrive il quotidiano Il Piccolo riportando l'esito della perizia psichiatrica di Lucio Di Gennaro, consulente incaricato dal Gip del Tribunale di Trieste Marco Casavecchia. La perizia era stata disposta in sede di incidente probatorio. Dopo l'incidente il cittadino sloveno era stato indagato dal pubblico ministero Matteo Tripani per omicidio. Nella perizia si legge, scrive sempre Il Piccolo, che "al momento della commissione del reato Ale Gomolj versava, per infermità mentale, in condizioni tali da precludere la capacità di intendere o di volere", concludendo che la persona "è da ritenersi socialmente pericolosa qualora non fosse in trattamento psicofarmacologico certo". L'uomo, che soffre di schizofrenia da anni ed è ritenuto incompatibile con il carcere, è attualmente ricoverato in Psichiatria ma potrebbe, se sottoposto a una terapia adeguata, seguire coscientemente un processo. La vittima avrebbe dovuto sposarsi presto con Sergio Cotoloni, di Trieste, città dove era diretta al momento dell'incidente. Oltre all'omicidio, a Gomolj è contestata anche la resistenza a pubblico ufficiale. (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Sudafrica: autobus di pellegrini precipita in un burrone e si incendia, 45 morti

Corea del Nord, la Russia pone il veto alla risoluzione sul monitoraggio delle sanzioni per le armi

Vivere circondati dal silenzio: storia dell'unico custode dell'abbazia di San Benedetto al Subasio