Maturità: Cucinotta, giovani hanno bisogno di sperare

A scuola meglio corsi psicologia a docenti e teatro ai ragazzi
A scuola meglio corsi psicologia a docenti e teatro ai ragazzi
Di ANSA

(ANSA) – ROMA, 22 GIU – “Adoro Verga e le sue storie molto
belle ma tragiche. Ma la sua poetica è troppo triste per i
giovani di oggi e per il momento che stanno vivendo. Forse, dopo
tutto quello che hanno passato in questi due ultimi anni, dal
lockdown per il Covid, chiusi a casa e zitti in un angolo, alla
guerra, i ragazzi avrebbero bisogno di un pochino di allegria.
Altrimenti non avranno più speranza. Invece il momento tragico
bisogna superarlo trasformandolo in un’occasione di rinascita.
Un dramma può essere letto anche come nuovo inizio, non come
fallimento”. La messinese Maria Grazia Cucinotta commenta con
l’ANSA la traccia per gli esami di maturità 2022.
In particolare, la novella di Giovanni Verga, “Nedda, Bozzetto
siciliano”, sul tema degli “ultimi”, dove la protagonista
intreccia una relazione con Janu, un giovane contadino che ha
contratto la malaria. La ragazza resta incinta e nascerà una
bambina. Lui promette di sposarla ma muore poco dopo per un
incidente sul lavoro.
“I ragazzi sono quelli che hanno sofferto di più durante la
pandemia – incalza Cucinotta, la cui figlia Giulia è laureanda
in Economia e management alla Luiss di Roma- . Il paradosso è
che si ritrovano anche puniti dopo che hanno subito una clausura
ingiusta in silenzio, in un angolo. Invece precisa – bisognerebbe cominciare davvero a ricostruire un mondo migliore
per loro. Siamo noi ad aver distrutto la terra dove dovranno
vivere con i loro figli. Siamo noi che diamo il cattivo esempio
cominciando dai telefonini. Li abbiamo trasformati in una sorta
di dipendenti dalla connessione. I ragazzi ne sono coscienti e
tra loro parlano di ritorno alla natura – ammonisce l’attrice – di recovery plan. Invece i giovani vanno capiti e aiutati
cominciando da una riforma della scuola. Obbligando gli
insegnanti a fare dei corsi di psicologia per poterli aiutare a
comprendere materie generalmente odiate. Ho suggerito ad una ex
ministra dell’istruzione di mettere tra le materie
d’insegnamento, due ore di teatro o cinema. Farebbe davvero bene
ai ragazzi”. Il 5 luglio tornerà al lavoro con il cinema, con
l’inizio riprese di un film su Mameli, regia di Angelo
Antoniucci, “dove io sarò una mamma sfortunata. Con me Stefania
Sandrelli”. (ANSA).

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