(ANSA) – GENOVA, 18 GIU – Si sono lanciati dalla Lanterna,
simbolo di Genova, con i paracaduti, tra lo stupore dei turisti
con i quali avevano raggiunto la sommità del monumento con uno
stratagemma (hanno scavalcato una rete) e fingendosi a loro
volta dei visitatori. Sono tre i protagonisti del volo, due
uomini e una donna. Si chiama illegal base jumper ed è una
tecnica di lancio che vede gruppi di esperti paracadutisti
tentare imprese impossibili e soprattutto illegali con salti nel
vuoto da record. Su questo salto da 77 metri ha aperto
un’inchiesta la Procura. Indagano polizia di frontiera e
capitaneria di Porto, perché la Lanterna è in area portuale e
quell’area rappresenta un obiettivo sensibile nei documenti
dell’antiterrorismo. La storia è raccontata dal Secolo XIX.
Gli inquirenti ipotizzano i reati di attentato alla sicurezza
dei trasporti, violazione dello spazio aereo e ingresso illegale
in porto. I detective hanno nelle mani le immagini delle
telecamere di sicurezza del porto che hanno ripreso (in parte)
il blitz dei paracadutisti. Il caso è stato affidato al
sostituto procuratore Elena Schiavetta. I tre, tutti giovani,
sono fuggiti a bordo di un furgone grigio scuro con targa
francese transitato, secondo quanto viene evidenziato nelle
relazioni di polizia giudiziaria, dal varco portuale di San
Benigno. «Stavamo ammirando la bellezza di Genova – ha spiegato
uno dei testimoni interrogato dalla polizia – quando abbiamo
visto i tre arrampicarsi da una piccola finestra e buttarsi nel
vuoto. È stata un’azione fulminea. Subito dopo abbiamo fatto
scattare l’allarme chiedono l’intervento delle forze
dell’ordine». (ANSA).
Giù con paracadute dalla Lanterna di Genova, caccia ai parà

Aperta inchiesta: tra i reati attentato a sicurezza trasporti
Di ANSA