Morto Pericu: Bucci, suo ponte fu il G8 lui un esempio per tutti

Con le disgrazie il sindaco deve fare, lui lo fece
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Di ANSA
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(ANSA) - GENOVA, 14 GIU - "Stiamo pensando di intitolare una via o una piazza, la regola dice che si devono aspettare dieci anni ma vediamo se riusciamo a superarla. Certamente qualcosa dobbiamo fare. Non abbiamo idee precise, ma se qualunque cittadino ne avesse ce le facci arrivare". Così il sindaco Marco Bucci rivela le intenzioni dell'amministrazione per ricordare l'ex sindaco Giuseppe Pericu, morto ieri a 84 anni, dopo una malattia. Bucci ne ha parlato uscendo dalla camera ardente allestita a Palazzo Tursi nell'ufficio del sindaco, dove si è intrattenuto per circa 30 minuti a parlare con i familiari di Pericu. "Ho parlato con la famiglia che ha apprezzato l'aver messo a disposizione il Comune per la camera ardente - ha detto - la gente sta arrivando numerosa e mi fa piacere, il Comune deve fare queste cose perché chi ha fatto il sindaco, lo rimane per tutta la vita, e bisogna far vedere che la città riconosce chi l'ha servita e chi si è dato da fare per tanto tempo". Il primocittadino ha ricordato le tante cose importanti fatte da Pericu. "Genova capitale europea della cultura è stato un grande momento per la città e la forza che mise nel gestire il G8 nel 2001 è un po' come la forza che abbiamo avuto noi nel gestire il crollo del ponte: quando ci sono le disgrazie in città il sindaco si deve dare da fare. Lui lo faceva, è un bell'esempio per tutti". (ANSA).

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