(ANSA) – ROMA, 14 GIU – “Denunciare l’inaccettabile
compromissione dei diritti costituzionali che quotidianamente si
verifica nelle aule di giustizia con le reiterate modifiche
della composizione dei collegi in un numero elevato di processi”
e anche “sollecitare Governo e Parlamento ad assumere immediati
provvedimenti in grado di risolvere le storture determinatesi
nel sistema e così riaffermare l’inderogabilità dei principi del
giusto processo” . Sono gli obiettivi per i quali l’Unione delle
Camere Penali Italiane ha proclamato due giorni di astensione
dalle udienze dal 27 e al 28 giugno, giorno in cui è stata anche
organizzata una manifestazione nazionale a Roma. In particolare
con la protesta – che si terrà in tutta Italia con le sole
eccezioni dei circondari di Benevento e Napoli Nord, dove sono
già state organizzate altre astensioni dalle udienze – l’Ucpi
intende denunciare “la compromissione del diritto dell’imputato
a essere giudicato dal medesimo giudice che ha raccolto la prova
in dibattimento”. Si tratta di “un accadimento processuale che
ormai si verifica quotidianamente nelle aule di udienza-
sottolinea la giunta nella delibera che ha proclamato lo
sciopero e che è stata inviata al capo dello Stato, ai
presidenti di Camera e Senato, al premier Draghi e alla ministra
Cartabia- quale effetto devastante di regressive interpretazioni
della disciplina processuale, che consentono di omettere la
rinnovazione della prova in caso di mutamento del giudice”.
(ANSA).
Giustizia: 27 e 28 giugno sciopero dei penalisti

2 anni e 6 mesi in abbreviato a principale autore, 3 patteggiano
Di ANSA