(ANSA) – TORINO, 21 APR – Un test di carattere scientifico
per fugare i dubbi sul caso di Fatima, la bimba di tre anni e
mezzo morta lo scorso gennaio a Torino dopo essere caduta dal
balcone al quinto piano di una palazzina: l’analisi di reperti
apparentemente di origine biologica trovati sulla tettoia.
Questo, secondo quanto è trapelato da ambienti investigativi, è
l’orientamento della procura, che intende rivolgersi alla
polizia scientifica con la formula dell’“accertamento tecnico
irripetibile”.
L’indagato, Mohssine Azhar, 32 anni, è in carcere con
l’accusa di omicidio volontario. L’uomo, nell’immediatezza del
fatto, aveva parlato di un incidente, sostenendo che la bimba
gli era sfuggita dalle braccia mentre per gioco la lanciava
verso l’alto, ma le testimonianze della mamma di Fatima e le
consulenze tecniche non hanno corroborato la sua versione: dalla
traiettoria della caduta e dall’assenza di altre lesioni non
risulta che la bimba abbia colpito la tettoia.
L’accertamento tecnico permetterà di chiarire questo punto.
Il materiale era stato recuperato dagli investigatori a gennaio.
(ANSA).
Bimba caduta: test su reperti tettoia per risolvere il caso

Procura dispone accertamento tecnico irripetibile
Di ANSA
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