(ANSA) – BRESCIA, 20 APR – Con l’ammissione delle tv in aula
si è aperto a Brescia il processo in cui l’ex consigliere del
Csm Piercamillo Davigo è imputato per il caso dei verbali di
Piero Amara su una presunta Loggia Ungheria.
“Noto la presenza di telecamere. Le riprese televisive non
sono necessarie” ha detto il pm Francesco Carlo Milanesi che con
il collega Donato Greco è titolare del fascicolo.
“Ci rimettiamo alle vostre decisioni, ma non abbiamo
problemi alla presenza delle telecamere in aula”, hanno
affermato i legali di Davigo.
Quindi come primo atto del dibattimento, il collegio della
prima sezione penale presieduto da Roberto Spanó ha autorizzato
la presenza delle telecamere.
Davigo risponde di rivelazione del segreto d’ufficio. Parte
civile è invece l’attuale componente del Csm Sebastiano Ardita.
“Credo di aver fatto il mio dovere nelle uniche forme in cui
andava fatto”. E’ un passaggio delle dichiarazioni spontanee
rese in aula a Brescia dall’ex consigliere del Csm Piercamillo
Davigo, imputato per la vicenda dei verbali di Piero Amara su
una presunta Loggia Ungheria.
“Ho chiesto la pubblicità dell’udienza perché ritengo che
l’opinione pubblica voglia sapere cosa è successo” ha proseguito
aggiungendo di voler essere assolto “per quello che emerge
dall’udienza e per questo non ho chiesto l’abbreviato”. (ANSA).
Caso Amara: ammesse le tv al processo a Davigo, 'assolvetemi'

Il Pm si era opposto alla presenza delle telecamere
Di ANSA
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