Medico dalla Sicilia a Roma contro obbligo del vaccino

E' mancato confronto scientifico, senza scienza non progredisce
E' mancato confronto scientifico, senza scienza non progredisce
Di ANSA
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(ANSA) – ROMA, 13 MAR – In questi due anni di pandemia ha
curato diverse centinaia di pazienti, andando a visitare a
domicilio tutti coloro che necessitavano dell’intervento di un
medico e solo due casi – uno di un paziente vaccinato, l’altro
no – hanno richiesto il ricovero; tutti sono comunque guariti
dal Covid. Nanni Sclafani, 64 anni, medico di famiglia di 1500
pazienti, 38 anni di lavoro alle spalle, è venuto a Roma dalla
Sicilia con la compagna farmacista per partecipare alla
manifestazione “Divise Unite al Popolo” in programma oggi
pomeriggio al Circo Massimo proclamata contro green pass,
restrizioni e contro l’obbligo della vaccinazione per poter
lavorare. “In questi mesi ho trasgredito, lo ammetto, le
raccomandazioni dell’ Oms e le circolari ministeriali – racconta – le quali prevedono che il medico di base prescriva
l’uso del paracetamolo accompagnato dalla cosiddetta ‘vigile
attesa’ ai propri pazienti e segua il decorso della malattia al
telefono. Parte dei miei colleghi ha così abbandonato al loro
destino i propri pazienti ma io come potevo tradire il giramento
di Ippocrate e non visitarli? L’uso del paracetamolo – mette in
guardia – è dannoso. Inizialmente tutti eravamo disorientati,
ma abbastanza presto si è compreso che contro il Covid bisognava
mettere in campo tutte le strategie terapeutiche efficaci, a
partire dagli antinfiammatori come i Fans, alte dosi di vitamina
C e D e, nei casi in cui il livello di gravità lo richiede,
cortisonici, idrossiclorochina ed eparina”. Secondo il medico
“oltre alle circolari ministeriali completamente errate, per la
prima volta nella storia della medicina si è vaccinato durante
la pandemia, causando così le conseguenti varianti ed
allontanando, in questo modo, la possibilità di instaurare la
tanto agognata immunità di gregge”. (ANSA).

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