Enoc, 'strazio per bombe su ospedale, medici russi urlino'

Presidente Bambino Gesù, a Mariupol "un fatto non sopportabile"
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Di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 09 MAR - E' "uno strazio senza fine, non sopportabile, mi immagino se accadesse ora qui che cosa potrebbe significare". Con la voce commossa, e allo stesso tempo indignata, la presidente del Bambino Gesù Mariella Enoc commenta così l'attacco all'ospedale pediatrico di Mariupol. "Mi auguro che i pediatri in Russia provino indignazione e facciano sentire la loro voce in questo momento perché quanto accaduto non è possibile. So che ci sono ospedali pediatrici in Russia, tanti medici, tanti infermieri: urlino che questo non è possibile, che c'è un limite al quale non si deve arrivare mai, fare morire sotto le macerie dei bambini che già soffrono è un limite al quale non immaginavamo di arrivare". La presidente Enoc, che ha visto tante guerre in giro per il mondo e che ha curato anche bambini "bruciati al 70-80 per cento" nel conflitto in Siria, commenta con l'ANSA che questa guerra in Ucraina "mi sembra particolarmente aggressiva, è come se ci fosse una sete di distruzione. Deve fermarsi. E noi dobbiamo vivere tutto questo come se accadesse qui". In questo momento l'ospedale pediatrico romano vede ricoverati dodici bambini provenienti dall'Ucraina ai quali si aggiungono due già visitati e dimessi. Tra loro "un bambino in gravissime condizioni, in rianimazione, che ha fatto un viaggio impossibile con i suoi giovani genitori". Il Bambino Gesù in queste oro protegge bambini e mamme perché anche se "abbiano tanta voglia di sapere, dobbiamo avere rispetto per questo grande dolore, bisogna lasciare che si pacifichino con questo dramma. Anche se sempre la guerra poi lascia le sue tracce". L'ospedale continua a fare spola con la Polonia per prendersi cura e trasportare in Italia i bambini ucraini malati che sono riusciti a lasciare il Paese con le loro famiglie. "E' una goccia nel mare, lo so, il cuore direbbe di fare molto di più e faremo tutto il possibile". (ANSA).

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