Sisma: consegnati ad Amatrice 56 nuovi appartamenti

Commissario Legnini, accelerare ricostruzione edilizia privata
Commissario Legnini, accelerare ricostruzione edilizia privata
Di ANSA
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(ANSA) – ROMA, 01 MAR – A sei anni dal terremoto del 24
agosto 2016, ad Amatrice (Rieti) il Comune ha riconsegnato oggi
i primi 56 appartamenti del condominio ‘Picente-Il Casaletto’,
ricostruito a piazza Sagnotti, nello stesso luogo dove si
trovava il precedente stabile, uno dei più grandi distrutto dal
terremoto. “Quello di oggi – ha detto il sindaco Giorgio
Cortellesi – è un grande risultato ottenuto vincendo e superando
mille difficoltà tecniche, logistiche e burocratiche frutto
quindi del lavoro congiunto tra noi, a livello di iter
approvativi, autorizzazioni e dell’Ufficio della Ricostruzione”.
Il prossimo 11 marzo, ha annunciato il sindaco del comune
reatino colpito dal sisma del 2016, “sarà la volta del
Condominio Montegorzano. Altre 26 unità abitative”. “La presenza
oggi durante la consegna delle case del commissario Giovanni
Legnini, del sub-commissario Fulvio Soccodato, dell’assessore
alla Regione Lazio Claudio Di Berardino e del vescovo di Rieti
Domenico Pompili – ha detto ancora Cortellesi -, dimostrano la
sinergia che c‘è tra noi che lega valori centrali per ogni
comunità, la competenza, la progettualità, l’impegno civico e
civile, la solidarietà e l’amore per la terra”. “Dobbiamo accelerare dovunque sia possibile. Anche qui e
soprattutto qui, perché Amatrice, Accumoli e Arquata, non
possono restare indietro rispetto al resto del cratere – ha
detto il commissario – In questi tre Comuni il terremoto, oltre
a centinaia di vittime, ha causato una quantità di danni enorme
all’edilizia privata, residenziale e produttiva. Parliamo di 1,2
miliardi nella sola Amatrice, 630 milioni ad Arquata, 360
milioni ad Accumoli. Le risorse per riparare e ricostruire le
case ci sono, tutte le procedure sono state estremamente
semplificate, adesso dobbiamo affrontare con decisione i
problemi specifici che, nei singoli centri, impediscono di
procedere. I sindaci – ha detto ancora Legnini – devono fare dei
cronoprogrammi e indicare ai cittadini i tempi per la
presentazione dei progetti, sia nei centri storici che nelle
frazioni. Non possiamo più perdere altro tempo», ha concluso.
(ANSA).

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