(ANSA) – NAPOLI, 28 FEB – “Se cadono le bombe moriamo tutti:
moriamo noi, ma anche tu là, perché questa (la guerra, ndr)
andrà (succederà, ndr) in tutto in tutto il mondo”. Sono parole
che lasciano senza fiato quelle che Gennaro Palumbo, un
commerciante napoletano di 38 anni, si è sentito dire ieri
durante la telefonata con la sua ex compagna ucraina che si
trova a Ternopil. Per Gennaro tutte conversazioni con la ex sono
dolorose, perché rappresentano l’unica occasione per riascoltare
la voce del figlio di 7 anni, che ora parla solo la lingua della
madre, nato dalla loro relazione interrottasi diversi anni fa.
Gennaro si sta battendo con tutti i mezzi che ha a disposizione
per far tornare in Italia il bambino, che la lasciato Napoli
quando aveva appena un anno e mezzo, ma ora è terrorizzato: teme
che la guerra glielo possa portare via. Nel 2017 la 33enne, che
si chiama Lesia, è riuscita a portarlo in Ucraina con un
permesso temporaneo di espatrio e per questo, in Italia, è stata
condannata a un anno e sei messi di reclusione per sottrazione
internazionale di minore. (ANSA).
Ucraina: 33enne all'ex italiano: "se cadono anche voi morti"

Telefonata choc tra napoletano e l'ex a Ternopil con loro figlio
Di ANSA
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