(ANSA) – ROMA, 20 FEB – Sono più di 600 gli aderenti agli
Stati generali della scuola tra gli studenti di tutto il paese,
oltre a 20 sigle tra realtà politiche e sociali, che da tre
giorni – l’appuntamento si conclude oggi – stanno discutendo su
come immaginare un altro modello di scuola. “Vogliamo cambiare
radicalmente il ruolo che ad oggi svolge la scuola nel nostro
paese – esordisce Luca Redolfi, coordinatore nazionale
dell’Unione Degli Studenti, organizzazione studentesca
promotrice dell’evento – le morti di Lorenzo Parelli e Giuseppe
Lenoci, in meno di un mese, hanno evidenziato il dovere morale
di ripensare il rapporto scuola -lavoro e scuola – società. I
luoghi della formazione devono trasformare il sistema, non
riprodurne le stesse logiche aziendalistiche e volte unicamente
al profitto”. All’evento sono presenti anche gli studenti che
hanno portato avanti le occupazioni e le mobilitazioni a Torino,
Milano e Napoli. “Non ci fermeremo finché non cambierà – continua Alessandro Finetto, del Laboratorio Studentesco – a
Torino, anche a seguito dei gravissimi atti di repressione
subiti durante le mobilitazioni, abbiamo occupato quaranta
scuole, riunendoci in assemblea per ripensare una nuova idea di
istruzione, che sappia educarci al pensiero critico e non alla
riproduzione continua di nozioni. Non ci fermeremo finché non ci
saranno date risposte”. (ANSA).
Scuola: Stati generali, oggi giornata conclusiva

In oltre 600 si stanno confrontando, 'è momento rivoluzionario'
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.