(ANSA) – GENOVA, 17 FEB – “Ieri è finita la requisitoria dei
pm nel procedimento per il crollo del ponte Morandi. Gli
elementi gravissimi emersi dovrebbero lasciare sbigottiti tutti
i cittadini che per anni hanno rischiato la loro vita, ma non
solo. E invece pare essere calato il silenzio”. Lo afferma Egle
Possetti presidente del Comitato ricordo vittime ponte Morandi
dopo la richiesta di rinvio a giudizio per 59 imputati nel corso
dell’udienza preliminare.
“Ci sono elementi importanti e incontrovertibili – continua
Possetti – che sono emersi, che ovviamente dovranno passare il
vaglio processuale, ma gettano fin d’ora una luce enorme sulla
vicenda. La nostra sensazione è che la gravità di quanto
avvenuto sia largamente sottovalutata. Quello che lascia
stupefatti è che molti non diano il dovuto risalto
all’evoluzione di questa vicenda che è una delle grandi vergogne
nazionali, non vorremmo pensare alle voci di corridoio che
sussurrano che questa ‘scarsa attenzione sia voluta’, non
vogliamo crederci come cittadini italiani”.
“Forse abbiamo annoiato noi parenti – conclude – con le
nostre storie tristi ed i media vogliono dare un po’ di serenità
a questa nazione, ma l’evoluzione della pura vicenda non può
essere messa sotto traccia, non può essere nascosta. Ma la
verità è un vulcano e quando uscirà in modo definitivo sarà
inarrestabile e travolgerà anche tutti coloro che avranno
contribuito a celarla o addomesticarla, per ora sono 59. Questa
battaglia è anche una lotta di civiltà per tutti, per l’equità,
per la giustizia, per il cambiamento, non dimenticatelo”.
(ANSA).
Ponte Genova: Comitato, non cali il silenzio sul processo

La verità è un vulcano inarrestabile e travolgerà i responsabili
Di ANSA
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