Due petizioni contro vendita scogliera Porto Venere cara a Byron

Già 40 mila firme da mandare all'Unesco
Già 40 mila firme da mandare all'Unesco
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - LA SPEZIA, 11 FEB - Due petizioni all'Unesco, una cartacea e l'altra on line, contro la vendita ai privati della zona verde al di sopra del Castello Doria di Porto Venere, luogo amato dal poeta inglese George Byron. Quella cartacea, condivisa tra gli abitanti del borgo, ha raccolto 250 firme, mentre quella online conta già oltre quarantamila adesioni tramite la piattaforma Change.org. L'area che il Comune di Porto Venere vorrebbe mettere all'asta si trova in Via della Crocetta, al di sopra del borgo murato e in corrispondenza con l'inizio del sentiero che raccorda il Golfo della Spezia con le Cinque Terre lungo la costa. Un luogo "in posizione particolarmente suggestiva al limite di un'alta scogliera a picco sul mare, al di sopra la Grotta Byron" e "incluso nel Patrimonio Unesco, all'interno di un Parco naturale regionale e di un sito di interesse comunitario", si legge nel testo della petizione. Su quel tratto di costa, caratterizzato da macchia mediterranea, sorge inoltre un "muro a secco semicircolare ciclopico", una forma particolare che serve a contrastare i forti venti di Libeccio e Maestrale. I firmatari hanno indirizzato la petizione ad Unesco Italia e ai ministri Patuanelli, Cingolani e Franceschini oltre che alle autorità locali: il sindaco Cozzani, i presidente regionale Toti, il presidente della Provincia della Spezia Peracchini e la Soprintendenza Ligure. (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Ilaria Salis candidata alle elezioni europee con Alleanza Verdi e Sinistra

Polonia, arrestata sospetta spia russa: raccoglieva informazioni per attacco a Zelensky

Crisi in Medio Oriente, tra gli italiani preoccupazione e insoddisfazione per il ruolo dell'Ue