E' guerra per Ospedale di Lipari,si studia ricorso a C.Conti

(ANSA) – ROMA, 03 FEB – Stop al progressivo smantellamento
dell’Ospedale di Lipari, unico presidio sanitario delle Isole
Eolie, e alla sua inevitabile chiusura: lo ribadisce, ormai da
mesi, il Comitato cittadino “L’Ospedale di Lipari non si tocca”
che ipotizza anche di segnalare alla Corte dei Conti la
situazione. I cittadini eoliani in gravi condizioni di salute (o
le donne prossime al parto) vengono infatti trasportati in altre
strutture sanitarie siciliane con elicotteri. Questo continuo
andirivieni ha un costo esorbitante: circa 7-10.000 euro a
tratta a carico dello Stato. Per una cifra complessiva molto più
alta rispetto a quanto costerebbe la gestione di un piccolo
ospedale funzionante. Non solo: l’ospedale, oltre alla chiusura
del punto nascita, non ha più una camera iperbarica a
disposizione esponendo i turisti estivi impegnati in attività
subacquee a gravi rischi.
“Da troppo tempo ormai, – scrive il Comitato ai Sindaci
eoliani – nel nostro ospedale, si rilevano criticità quotidiane
non più affrontabili e sopportabili, che hanno raggiunto
nell’ultimo periodo livelli di drammaticità. Tante le iniziative
ufficialmente intraprese da comitati e dall’amministrazione del
Comune di Lipari. Ma tutto è risultato vano. Nessuna delle
promesse formulate dalle autorità preposte all’organizzazione e
al buon funzionamento del servizio sanitario pubblico è stata
mantenuta. Neppure la solenne promessa fatta dal sottosegretario
alla salute Andrea Costa, nel dicembre 2021, dinnanzi al
Consiglio Comunale, al Sindaco e a questo comitato, ha dato
esito positivo. Solo un silenzio assordante, inspiegabile e
mortificante”. Il Comitato sprona i primi cittadini: “Il momento
è propizio per unire le forze e le volontà. Il Pnrr, se studiato
bene, e se terrà conto delle esigenze dei territori, sarà per
noi fondamentale. Ora o mai più. Non ci saranno altre occasioni
per far risorgere la sanità territoriale”. (ANSA).