(ANSA) – MILANO, 18 NOV – “La pandemia non è questione
‘psichica’. Il Covid ha realmente mietuto tante vittime e
ritengo abbia avuto come denominatore comune la solitudine.
Solitudine delle famiglie, rinchiuse nelle loro abitazioni.
Solitudine dei malati, molti dei quali ricoverati nei reparti
ospedalieri e spesso con forti problemi di natura respiratoria”.
Lo afferma don Claudio Del Monte che da cappellano della clinica
Humanitas Gavazzeni di Bergamo è entrato tutti i giorni, nella
primavera del 2020, nei reparti per confortare i malati e i
medici che li assistevano e pregare per i defunti.
Del Monte risponde all’ex nunzio negli Stati Uniti mons.
Carlo Maria Viganò che ha accusato i medici di uccidere
deliberatamente i pazienti per imporre lockdown e mascherine.
“Ho visto coi miei occhi quello che è accaduto e sono
inorridito. La fede cristiana non è per creduloni, né appella al
disimpegno ma alla responsabilità, al servizio, all’amore, da
incarnare nella storia. Di fronte a queste dichiarazioni
deliranti la gente onesta resta attonita. E pure la Chiesa e,
credo, anche il Signore”, dice, in un servizio sul sito di
Famiglia Cristiana, il sacerdote.
“Queste righe – spiega don Claudio – le ho condivise con un
amico medico, conosciuto in terapia intensiva a Bergamo nel mese
di marzo 2020. Beppe, questo è il suo nome, chiama il “dito di
Dio” la cicatrice della tracheostomia che gli hanno fatto per
salvarlo dalla terribile crisi respiratoria indotta dal Covid.
Lui ce l’ ha fatta. Altri suoi colleghi medici, purtroppo no”.
(ANSA).
Covid: cappellano Gavazzeni, non è psico-pandemia

A ex nunzio Viganò, 'ho visto gente morire e medici ammalarsi'
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.