(ANSA) - TORINO, 27 OTT - La corte di Assise di Appello di Torino ha confermato la condanna a 30 anni di carcere per Said Mechaquat, l'uomo che il 23 febbraio 2019 uccise sul lungo Po a Torino il 34enne Stefano Leo, commesso in un negozio di abbigliamento. L'imputato si costituì alcune settimane dopo e diede spiegazioni confuse del suo gesto. Emerse comunque che lui e la vittima non si conoscevano. Said si era appostato in un vialetto del Lungo Po e aveva aggredito Leo, che stava andando al lavoro, sgozzandolo con un coltello che si era procurato poco prima. Dopo essersi costituito diede delle spiegazioni confuse, riconducendole a un suo disagio interiore. La Corte, comunque, non ha disposto - come già nel corso del processo di primo grado - la perizia psichiatrica chiesta dalla difesa, e non ha concesso le attenuanti generiche. "Naturalmente la tragedia resta. Ma la nostra richiesta di giustizia è stata accolta", è il primo commento di Mariagrazia Chiri, madre del giovane commesso Stefano Leo, dopo la sentenza. Said in aula aveva chiesto scusa per il suo gesto. "E' una questione privata che non voglio commentare", ha detto Chiri lasciando il Palazzo di Giustizia. (ANSA).
Omicidio Murazzi, confermata condanna a 30 anni per Said
Di ANSA
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