NewsletterNewslettersEventsEventiPodcasts
Loader
Seguiteci
PUBBLICITÀ

Migranti: Papa, basta respingimenti, dare sbarchi sicuri

A comunità internazionale, 'In Libia violenza disumana e lager'
A comunità internazionale, 'In Libia violenza disumana e lager'
Diritti d'autore 
Di ANSA
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 24 OTT - "Occorre porre fine al ritorno dei migranti in Paesi non sicuri e dare priorità al soccorso di vite umane in mare con dispositivi di salvataggio e di sbarco prevedibile". E' l'appello del Papa all'Angelus per i migranti che partono dalla Libia e spesso non trovano accoglienza. "Esprimo la mia vicinanza - ha detto il Papa - alle migliaia di migranti, rifugiati e altri bisognosi di protezione in Libia. Non vi dimentico mai, sento le vostre grida e prego per voi. Tanti di questi uomini, donne e bambini sono sottoposti a una violenza disumana. Ancora una volta chiedo alla comunità internazionale di mantenere le promesse di cercare soluzioni comuni, concrete e durevoli per la gestione dei flussi migratori in Libia e in tutto il Mediterraneo. E quanto soffrono coloro che sono rimandati! Ci soni dei veri lager", ha sottolineato Francesco. Il Papa chiede dunque alla comunità internazionale di impegnarsi per garantire ai migranti "condizioni di vita degne, alternative alla detenzione, percorsi regolari di immigrazione e accesso alle procedure di asilo. Sentiamoci tutti responsabili di questi nostri fratelli e sorelle - è stato l'appello di Papa Francesco all'Angelus - che da troppi anni sono vittime di questa gravissima situazione e preghiamo insieme per loro in silenzio". (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

La crisi demografica della Grecia

Le notizie del giorno | 13 settembre - Pomeridiane

Esa, Aschbacher: "L'Europa vuole recuperare terreno nella corsa allo spazio"