(ANSA) – RIMINI, 27 SET – Non hanno potuto brindare col
prosecco perché a San Marino un’antica legge vieta ai locali
pubblici di vendere alcolici nel giorno della chiamata alle
urne, ma le attiviste dell’Unione Donne Sammarinesi (Uds) dopo
la vittoria schiacciante del sì con oltre il 77% al referendum
che depenalizza l’aborto, hanno festeggiato ugualmente al
ritrovo del Bar Tabarrini. Dopo 43 anni dalla legge italiana, il
Titano dovrà approvare entro sei mesi da ieri, un norma che
cancella la reclusione fino a 6 anni per l’interruzione di
gravidanza. entro la dodicesima settimana di gestazione, e anche
successivamente se vi sia pericolo per la vita della donna o se
vi siano anomalie e malformazioni del feto che comportino grave
rischio per la salute fisica o psicologica della donna.
“Vigileremo affinché venga approvata una legge che recepisca
in toto il quesito referendario”, annuncia Vanessa Muratori
(Uds), l’ex parlamentare che nel 2003 con Rifondazione comunista
presentò il primo progetto di legge sull’aborto. “Allora c’era
un Governo di maggioranza democristiana e la proposta fu
bocciata – continua -. Nel 2014 ci fu un ulteriore tentativo con
un comitato civico, ma questa volta la campagna è stata più
articolata strutturata”.
L’iter legislativo partirà con l’incarico che i Capitani
Reggenti affideranno al Congresso di Stato, il governo
sammarinese, di stendere la nuova norma da sottoporre poi al
Collegio Garante che ne verificherà la conformità con il quesito
referendario. (ANSA).
Aborto:San Marino,entro 6 mesi norma che cancella reclusione

Unione donne, 'vigileremo che recepisca quesito referendario'
Di ANSA
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