(ANSA) - BOLOGNA, 16 SET - Don Giovanni Fornasini è "fratello di tutti", se c'è "un testamento della sua vita è che non lasciava dietro nessuno". Così l'arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi, ha ricordato la figura del sacerdote martire, ucciso dai nazifascisti il 13 ottobre 1944 a San Martino di Caprara, testimone degli eccidi avvenuti a Monte Sole, Marzabotto, nei giorni precedenti, presentando gli eventi per la sua beatificazione che avverrà domenica 26 settembre, in chiusura del Festival Francescano a Bologna. La celebrazione sarà presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, a nome di papa Francesco. L'evento si svolgerà nella Basilica di San Petronio ma un maxi schermo sarà allestito anche in piazza Maggiore. Per entrambi i luoghi si potrà accedere prenotando online. Nel giorno della beatificazione saranno portate in basilica, insieme all'urna coi resti del corpo del martire, anche alcuni oggetti che gli sono appartenuti e che sono il simbolo della sua storia e testimonianza: la bicicletta con cui accorreva verso chi aveva bisogno, gli occhiali e l'aspersorio che aveva con sé il giorno in cui fu ucciso. Commosso il ricordo della nipote Caterina, classe 1938, bambina quando lo zio fu ucciso: "Era instancabile, aiutava tutti, tutti indistintamente. Venivano, chiedevano, lui prendeva la bici e andava, dove poteva, per liberare. Ha liberato tantissima gente". (ANSA).
Beato don Fornasini, prete partigiano martire di Marzabotto
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Di ANSA
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