Minacce a Saviano e Capacchione, condannato boss Casalesi

Lo scrittore, 'clan non sono invincibili'
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Di ANSA
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(ANSA) – ROMA, 24 MAG – Dopo la lettura della sentenza ha
abbracciato il suo legale, commosso. A 13 anni di distanza da
quel proclama di odio e minaccia, lo scrittore Roberto Saviano
ha visto condannati gli autori di quella iniziativa che, di
fatto, portò all’innalzamento della scorta a cui è sottoposto
ancora oggi. Un proclama criminale che prendeva di mira anche la
giornalista Rosaria Capacchione. I giudici della quarta sezione
penale del Tribunale di Roma hanno inflitto due condanne,
riconoscendo l’aggravante del metodo mafioso al reato di
minaccia. Dopo una camera di consiglio di circa due ore, i
giudici hanno condannato ad un anno e sei mesi il boss dei
Casalesi, Francesco Bidognetti (detenuto in regime di carcere
duro) e ad un anno e due mesi il suo difensore, l’avvocato
Michele Santonastaso. I giudici hanno, invece, assolto con la
formula ‘per non avere commesso il fatto’ il terzo imputato,
l’avvocato Carmine D’Aniello, difensore dell’altro storico boss
del gruppo criminale casertano, Antonio Iovine. “Questa sentenza
dimostra che in clan non sono invincibili”, ha commentato dopo
il verdetto Saviano. (ANSA).

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