(ANSA) – ROMA, 21 MAG – Violenze e abusi andati avanti per
oltre 10 anni. Dall’ordinanza del gip di Cassino, Vittoria
Sodani, emerge il dramma e l’orrore vissuto dalle figlie del
50enne estradato oggi dalla Scozia, su richiesta della Procura
di Cassino, accusato di violenza sessuale aggravata e
maltrattamenti in famiglia al termine di una indagine svolta dal
commissariato locale e coordinate dalla dirigente Giovanna
Salerno. Violenze che avvenivano con “cadenza quasi giornaliere”
in un arco temporale che va dal 2009 al 2019. E’ “evidente – prosegue il gip – che l’uomo un pastore evangelico abbia deciso
di allontanarsi dal territorio nazionale per paura di essere
perseguito penalmente per i reati contestati. Emerge con
chiarezza la volontà di sottratti alla giustizia”. L’indagine è
partita nel 2020 dopo che la figlia più piccola ha deciso di
presentare una denuncia. Nell’esposto la giovane descrive gli
abusi che avvenivano “fin da quando aveva 5/6 anni” e
riguardavano anche le sorelle. Secondo il racconto della ragazza
nella casa l’uomo aveva posizionato almeno due telecamere nel
bagno ed altre disseminate per la casa. L’uomo, inoltre era
anche solito insultare le figlie e in più di una circostanza le
ha picchiate con calci e pugni. (ANSA).
Abusa delle figlie per 10 anni e scappa, estradato da Scozia

In manette pastore evangelico. Gip, voleva sottrarsi a giustizia
Di ANSA
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