Enzo Tortora: targa davanti sua casa milanese per ricordarlo

In via dei Piatti dove ebbe la sua residenza
In via dei Piatti dove ebbe la sua residenza
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - MILANO, 18 MAG - Milano ricorda Enzo Tortora, presentatore tv di programmi come Portobello e politico, eletto con i Radicali, con una targa a lui dedicata in via dei Piatti 8, dove ebbe la sua residenza milanese e dove scontò gli arresti domiciliari dopo che venne accusato ingiustamente di associazione camorristica, per poi essere assolto definitivamente. Alla cerimonia di scoprimento era presente il sindaco, Giuseppe Sala, oltre ad esponenti dei Radicali e la compagna di Tortora, Francesca Scopelliti. A chiedere al Comune di dedicare un ricordo a Tortora, a 33 anni dalla sua morte avvenuta nel 1988, è stato il Consiglio comunale di Milano che ha approvato un ordine del giorno del consigliere di Forza Italia, Alessandro De Chirico. Per il sindaco Sala la posa di questa targa "è un segno doveroso, un gesto che arriva un po' tardi ma è una piccola restituzione di quello che Milano deve a Enzo Tortora. Le responsabilità di quello che è successo sono anche collettive, non solo della giustizia, perché i media e le altre persone non si sono serrate intorno a lui". "Giornalista e presentatore televisivo, uomo integerrimo e di cultura, ingiustamente arrestato e condannato quale camorrista - si legge sulla targa dedicata ad Enzo Tortora a Milano -. Riconosciuto infine innocente, da presidente del Partito Radicale da questa casa condusse fino all'ultimo respiro la battaglia per la giustizia giusta in Italia". Una frase che, secondo la compagna del popolare presentatore, Francesca Scopelliti. "Racconta tutto della sua vita. La sua vicenda - ha detto - è ancora attuale e le cronache giudiziarie ce lo confermano. Quello che ci dobbiamo chiedere è se l'attualità è degna della sua memoria e della battaglia che ha combattuto con i Radicali. Io rispondo di no ma non possiamo arrenderci e tradire l'eredità che ci ha lasciato". (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

G7 a Capri, si apre la seconda giornata: in agenda aiuti all'Ucraina e l'escalation in Medio Oriente

Germania: arrestate due spie russe, volevano sabotare gli aiuti a Kiev

Operazione Shields: il comandante chiede più mezzi nel Mar Rosso