Pesca: comandante 'Aliseo' chiede dissequestro, mi incateno

Giuseppe Giacalone è rimasto ferito dopo mitragliamento libico
Giuseppe Giacalone è rimasto ferito dopo mitragliamento libico
Di ANSA
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(ANSA) – MAZARADELVALLO, 17 MAG – Se il suo peschereccio
non verrà dissequestrato in tempi brevi, ha annunciato
l’intenzione di volersi incatenare davanti la Capitaneria di
porto di Mazara del Vallo. Per il comandante dell’Aliseo,
Giuseppe Giacalone, rimasto ferito dopo che la sua imbarcazione
è stata mitragliata il 6 maggio scorso da una motovedetta
libica, quello che potrebbe verificarsi è una beffa oltre che il
danno. Perché da mercoledì il motopesca dovrebbe essere già
nelle acque maltesi per un nuovo lavoro. La società
dell’armatore Alessandro Giacalone (figlio del comandante),
infatti, ha già firmato, mesi addietro, un contratto con una
società di Malta per il traino delle gabbie di tonni. E per
questo dovrebbe essere impiegato proprio il motopesca ‘Aliseo’.
Il mezzo, però, è ormeggiato al porto di Mazara del Vallo, in
attesa che il Ris dei carabinieri effettui alcuni sopralluoghi
tecnici su delega della Procura di Roma che ha aperto
un’inchiesta dopo il mitragliamento da parte della Guardia
Costiera libica. “Rischiamo di perdere tutto e pagare le penali
se non ottemperiamo al contratto – ha detto il comandante
Giacalone – tutto il mio equipaggio ha necessità di lavorare e
non possiamo permetterci di stare fermi”. (ANSA).

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