(ANSA) – PALERMO, 13 MAG – “Vogliamo sapere tutta la verità
sulla morte di mio figlio. Dopo 35 anni, per la prima volta,
scendo in piazza per gridare il dolore di una madre a cui hanno
ucciso un bimbo di 11 anni senza che si sia mai voluta fare
giustizia”. È l’appello lanciato da Graziella Accetta, mamma di
Claudio Domino, il bimbo di 11 anni che il 7 ottobre 1986 fu
ucciso a colpi di pistola a Palermo nei pressi di via Fattori.
Un mistero lungo 35 anni di cui non si è saputo nulla. Con varie
piste e alcuni pentiti che hanno dato versioni diverse. Erano
gli anni del maxiprocesso, la famiglia Domino gestiva una
impresa che aveva vinto la gara d’appalto per la pulizia
dell’aula bunker. Un omicidio, quello di Claudio Domino, che
demolì il falso mito della mafia che non tocca i bambini, tanto
da spingere un imputato, Giovanni Bontade, a prendere la parola
al bunker per proclamare: “non siamo stati noi!”.
Poi sul caso calò il silenzio. Squarciato la settimana scorsa
durante una trasmissione televisiva in cui è stato sostenuto – dal giornalista Lirio Abbate e dal procuratore di Lagonegro,
Gianfranco Donadio – che, “il bimbo è stato ucciso da Giovanni
Aiello, detto faccia da mostro, un ex poliziotto (deceduto nel
2017) e sospettato di essere un killer al soldo di servizi
deviati e criminalità organizzata”.
“Non ci potevamo credere. Io ero ammutolita – dice la donna
che da questa mattina manifesta sotto il palazzo di giustizia di
Palermo – mentre mio marito ha rischiato l’infarto. Sapere dalla
tv vicende che riguardano mio figlio mentre noi non siamo mai
stati chiamati per essere informati o aggiornati è incredibile.
Noi abbiamo, da sempre, grande fiducia nello Stato e nelle
Istituzioni, ma il rispetto dello Stato nei nostri confronti è
pari a zero”. (ANSA).
Mafia:mamma di Claudio Domino, verità su morte di mio figlio

Ucciso a 11 anni nel 1986 a Palermo.Appello di Graziella Accetta
Di ANSA
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