Sparano contro migranti: migliorano le condizioni del ferito

Per investigatori ancora tutte le piste aperte sul movente
Per investigatori ancora tutte le piste aperte sul movente
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - FOGGIA, 27 APR - È in buone condizioni Sinayogo Boubakar il maliano di 30 anni ferito nella notte tra domenica e lunedì scorsi in località Borgo La Rocca nelle campagne del Foggiano durante un agguato a mano armata. L'uomo è tuttora ricoverato al policlinico di Foggia per ulteriori accertamenti, ma il suo quadro clinico non desta preoccupazione. L'agguato si è verificato mentre Boubakar era in auto con due amici. Sconosciuti a bordo di un fuoristrada hanno affiancato la vettura ed hanno sparato alcuni colpi di fucile caricato a pallini ferendo al volto e ad un occhio il bracciante agricolo. Sul posto i carabinieri hanno recuperato 5/6 cartucce di fucile. Sul movente gli investigatori ancora non si sbilanciano e mantengono aperte tutte le ipotesi. Non si esclude il movente razziale o anche quello della ritorsione. Gli investigatori stanno anche verificando, ma al momento ritengono l'ipotesi residuale, se vi sia un nesso tra l'agguato e il tentativo di furto di carburante avvenuto lo scorso fine settimana al Gran Ghetto che è stato sventato dai migranti che sono riusciti a bloccare e a fare arrestate un pregiudicato foggiano coinvolto. Sinayogo Boubakar risiede in un casolare di campagna che si trova a poche decine di metri dal Gran Ghetto, mentre l'altro maliano e l'ivoriano che erano con lui l momento dell'agguato vivono nell'insediamento spontaneo. Il gasolio cui miravano i ladri (in tre sono fuggiti) serve ad alimentare l'impianto di illuminazione nell'area del Gran Ghetto dove si trovano i container della Protezione Civile. "Sia Boubakar che gli altri due migranti rimasti coinvolti nell'agguato - specificano dalla Flai Cgil di Foggia - non facevano parte del gruppo di migranti che ha fermato il 39enne. Non hanno nulla a che vedere con quell'episodio". La vittima è arrivata in Italia da almeno 5 anni e lavora stabilmente da qualche tempo in un'azienda agricola della zona di Apricena (Foggia). (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Venezia: parte il ticket da 5 euro, chi paga e chi no

Guerra in Ucraina: Kiev ha usato missili a lungo raggio Atacms degli Stati Uniti

Le notizie del giorno | 25 aprile - Mattino