Papa: telefona al cappellano dell'ospedale di Schiavonia

A don Marco: 'non si avvicini mai per abitudine a chi soffre'
A don Marco: 'non si avvicini mai per abitudine a chi soffre'
Di ANSA
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(ANSA) – PADOVA, 22 APR – Papa Francesco ha telefonato nei
giorni scorsi a don Marco Galante, cappellano agli ospedali
riuniti Padova sud-Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia
(Padova), impegnato da novembre nel reparto Covid a sostenere e
incoraggiare i malati nelle sue visite ai reparti. Lo riferisce
oggi la Diocesi di Padova. Qualche tempo fa don Marco ha scritto una lettera a papa
Francesco per condividere la preghiera e il sostegno che i
malati hanno trovato nel momento di sofferenza. E il Pontefice
ha risposto. “È successo mercoledì mattina – racconta don Marco – alle
11.37. Ero in canonica e avevo appena terminato un collegamento
di formazione con un gruppo di preti e mi preparavo a uscire per
tornare in ospedale. Sento vibrare il telefono e vedo la scritta
‘sconosciuto’ sul display. Rispondo e mi sento dire: ‘Pronto,
parlo con don Marco Galante? Sono papa Francesco’. Mi è sfuggito
un ‘oh mamma mia’ ma dall’altra parte mi sono sentito dire
sorridendo ‘no, non sono la sua mamma, sono papa Francesco’”. La conversazione è proseguita per quattro minuti: “Mi è
sembrato un tempo surreale – racconta il cappellano – mi
tremavano le gambe e mi sentivo confuso interiormente. Ho
ascoltato più che parlare. Papa Francesco mi ha detto di aver
ricevuto la mia lettera e mi voleva ringraziare per quello che
sto facendo a nome della Chiesa, che ha raccolto anche la
fatica di fronte al dolore di tante persone e mi ha ricordato
che è molto importante stare accanto a chi soffre. Si è
informato sulla situazione in ospedale e poi mi ha esortato con
queste parole: ‘Non si avvicini mai per abitudine accanto a chi
soffre’”. Al termine della telefonata il Pontefice ha dato la
propria benedizione all’ospedale di Schiavonia, per gli ammalati
e tutte le persone che ci lavorano e spendono la loro vita
accanto a chi soffre. (ANSA).

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