Covid: vetrine a lutto a Nuoro per la crisi da pandemia

"Non una protesta ma un momento di riflessione e di speranza"
"Non una protesta ma un momento di riflessione e di speranza"
Di ANSA
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(ANSA) – NUORO, 23 APR – “Una città in lutto” è il titolo
della rappresentazione teatrale andata in scena oggi a Nuoro,
con 350 attività in crisi per la pandemia, nelle cui vetrine
tappezzate di nero fa capolino un cartello bianco con la scritta
“chiuso” e più in basso un cuore rosso e una frase della
speranza: “teniamo viva la nostra città”. Un esperimento sociale
organizzato da 400 cittadini nuoresi molti dei quali
commercianti e gestori di attività, per rappresentare attraverso
il silenzio e la desolazione delle immagini, il momento buio che
il tessuto economico del capoluogo barbaricino sta vivendo. “Oggi da questo palcoscenico che è la città di Nuoro ci
esprimiamo con il silenzio e con le immagini – ha detto all’ANSA
Alessandra Lai una degli organizzatori – Ci sono 350 attività
che sono gli attori protagonisti e 37mila cittadini spettatori.
Non abbiamo voluto abbassare le serrande, ma far percepire il
senso di vuoto con le vetrine tappezzate di nero ma con un
cartello nel quale abbiamo voluto anche lanciare un messaggio di
speranza, un cuore rosso a simboleggiare che dietro a ogni
attività c‘è un cuore pulsante, c‘è la storia di una persona, di
una famiglia e spesso anche un pezzetto di storia della città di
Nuoro. Il nostro obiettivo non è la protesta – conclude
Alessandra Lai – ma un momento di riflessione”. Ma c’ è anche un altro cartello che gira in rete e spiega :
“Venerdì 23 aprile le attività si vestiranno di nero. Lavoriamo
insieme per sconfiggere il virus”. “La Nuoro che produce si
ritrova con una espressione apparentemente negativa e
drammatica, ma che disvela una gran voglia di resistere e di
ripartire – ha scritto su Facebook il presidente del Consiglio
comunale Sebastian Cocco – Le difficoltà di questi operatori non
possono essere più ignorate”. (ANSA).

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