Covid, giovani preoccupati e fidanzamenti a rischio

Studenti ateneo Insubria interpellano 8.900 ragazzi tutta Italia
Studenti ateneo Insubria interpellano 8.900 ragazzi tutta Italia
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - MILANO, 02 DIC - Angoscia e preoccupazione, peggioramento dei rapporti sentimentali, perdita del lavoro o il rischio di essere licenziati, ma anche grande capacità di adattamento. E' questa la fotografia dei giovani di tutta Italia - dai 18 ai 30 anni - ai tempi del Covid secondo un sondaggio realizzato a ottobre dagli studenti del corso di Scienze della comunicazione dell'Università dell'Insubria. Sono stati interpellati 8.900 ragazzi fra studenti delle superiori, universitari e lavoratori (circa il 25%). Il cantautore Eros Ramazzotti ha messo a disposizione le proprie pagine social. In particolare, angoscia e preoccupazione è vissuta dal 57% degli interpellati che però manifesta un notevole spirito di adattamento alla realtà (40%). Il il 63% dichiara stabili i rapporti sentimentali, ma per ben il 23% sono peggiorati e soltanto il 12% li considera migliorati. Il 15% dei giovani si dichiara danneggiato dal coronavirus: il 6% ha perso il posto di lavoro, il 5% rischia di perderlo e il 4% è in cassa integrazione. Il campione si mostra favorevole al vaccino antivirus con il 63,9% delle risposte. Non è nascosto il favore allo smart working (78,8%); gli studenti scelgono le lezioni in presenza (38%), mentre il 24% gradirebbe lezione in presenza ed esami in smart. Si registrano punte alte di pessimismo: 84 giovani su 100 pensano che i livelli occupazionali peggioreranno: il 63,1%, però, dichiara di volersi adeguare al mercato del lavoro; il 21,1% ritiene di ricorrere ad aggiornamento e formazione professionale; il 2,6% si dichiara disponibile a cambiare ambito lavorativo mentre è significativo che il 13,2 % sia propenso a trasferirsi all'estero. Per Franz Foti, docente di Comunicazione pubblica e istituzionale e coordinatore, con il cultore della materia Mauro Carabelli, del sondaggio, osserva che "viene tracciato uno spaccato giovanile orientato all'adattamento, attento alla realtà economica, ambientale e sociale, ma pervaso da preoccupazione e da un significativo scetticismo. E lo scetticismo, come si sa, assottiglia le speranze, limita l'azione e la partecipazione, mina il patrimonio creativo e progettuale delle nuove generazioni". (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Le notizie del giorno | 24 aprile - Pomeridiane

Crisi climatica, Ue: torna freddo dopo i picchi di caldo a rischio i frutteti

Crisi in Medio Oriente: quale futuro per la difesa comune europea