(ANSA) - MILANO, 19 NOV - Erano le prime ore del 6 febbraio scorso, ancora notte, quando gli operai che stavano lavorando su uno scambio difettoso a Livraga, alle porte di Casaletto Lodigiano chiamarono il centro di controllo di Bologna per chiedere di provare a "fare ancora una manovra sul cinque". "E' in posizione indefinita, non ho il controllo" fu la risposta arrivata poche ore prima che il Frecciarossa 9595 deragliasse, uccidendo macchinista e capotreno. Le telefonate - trasmesse oggi dal Tg3 - sono agli atti dell'inchiesta sul disastro che, secondo la perizia depositata in Procura a Lodi, fu causata da un difetto dell'attuatore costruito da Alstrom: all'interno i cavi erano invertiti, anomalia non visibile. Gli operai decidono di lasciare il deviatoio chiuso e senza corrente per consentire il transito dei treni come da prassi. I tecnici danno il nulla osta alla ripresa della circolazione. Il sistema non rileva problemi ma lo scambio è deviato a sinistra e il primo treno a passare, il Frecciarossa appunto, imbocca a 300 km all'ora le rotaie aperte. (ANSA).
Treno deragliato,scambio senza controllo
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.
Condividi questo articoloCommenti