'Ndrangheta: il boss Maurizio Cortese collabora con i pm

E' indicato come reggente della potente cosca dei Serraino
E' indicato come reggente della potente cosca dei Serraino
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 11 NOV - Il boss Maurizio Cortese, indicato dagli investigatori come il reggente della cosca Serraino, tra le più potenti della 'ndrangheta, ha iniziato a collaborare con la giustizia. I suoi verbali sono stati depositati in un'udienza legata all'operazione "Pedigree" nell'ambito della quale, nel luglio scorso, il gip, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, aveva emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dello stesso Cortese. Il capoclan ha deciso di saltare il fosso ed è stato interrogato dal sostituto procuratore della Dda Stefano Musolino che, assieme al procuratore Giovanni Bombardieri e ai pm Walter Ignazitto, Sara Amerio, Paola D'Ambrosio e Diego Capece Minutolo, ha coordinato l'inchiesta "Pedigree". Nella stessa operazione era stata arrestata la moglie Stefania Pitasi, figlia del boss Paolo Pitasi e ritenuta la "portavoce" del marito nei lunghi periodi di detenzione. Attraverso i colloqui con la moglie e grazie ad alcuni cellulari fatti entrare illecitamente nel carcere di Torino, Cortese riusciva a dare indicazioni agli affiliati e a gestire gli affari della cosca Serraino. Il nuovo collaboratore di giustizia è stato già condannato in via definitiva nel processo "Epilogo" e dopo un periodo di latitanza, nel 2017 era stato catturato dalla squadra mobile e dai carabinieri. Oggi quarantenne, stando alle indagini, Maurizio Cortese era riuscito a scalare le gerarchie della cosca Serraino intrattenendo legami anche con gli esponenti delle altre famiglie di 'ndrangheta come i Labate detti "Ti Mangiu" e Gino Molinetti dei De Stefano-Tegano, recentemente arrestato nell'ambito dell'operazione "Malefix". (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Guerra in Ucraina: i russi vogliono conquistare Chasiv Yar entro il 9 maggio

Gli eurodeputati chiedono di sequestrare i beni russi congelati

Difesa: Rishi Sunak annuncia piano aumento spesa al 2,5 per cento del Pil