Sindaco Codogno,negazionisti vengano qui

'Ma ora non si può più parlare di stato di emergenza'
'Ma ora non si può più parlare di stato di emergenza'
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Di ANSA
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(ANSA) - CODOGNO, 29 LUG - "Mi fanno venire l'ulcera i negazionisti del coronavirus, come i deputati che si sono astenuti sulla Giornata nazionale in memoria delle vittime, sostenendo che non è esistito. Vengano quassù a vedere il nostro cimitero, magari capiscono qualcosa". Il sindaco Francesco Passerini spiega così all'ANSA il desiderio che non si dimentichi il prezzo di vite pagato dalla sua Codogno, la città lodigiana primo focolaio italiano, ma è convinto che "ora non si possa più parlare di stato di emergenza". "Il coronvirus non è stata un'invenzione mediatica", chiarisce il sindaco leghista della città lodigiana di circa 17mila abitanti dove è stato riscontrato il primo focolaio italiano, e "dal 21 febbraio al 18 maggio sono morte 224 persone, rispetto a una media di 80-90 negli anni passati in quel periodo". Passerini preferisce non entrare nelle polemiche politiche seguite al convegno dei giorni scorsi con il leader del suo partito, Matteo Salvini, e con il tenore Andrea Bocelli. "Salvini non aveva la mascherina? Non so se è stata una provocazione, non so quante persone c'erano al convegno" taglia corto Passerini, secondo cui oggi non si può più parlare di stato di emergenza. "La situazione è cambiata. Bisogna avere attenzione senza psicosi". (ANSA).

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