(ANSA) - ROMA, 30 APR - "Archiviare il procedimento sulle ossa al Cimitero Teutonico e dire alla famiglia che, se vuole fare accertamenti, li deve condurre a proprie spese non ci sembra un gesto di piena collaborazione". Lo dice Laura Sgrò, avvocato di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela scomparsa nel nulla 37 anni fa. "Non solo si chiede di farsi carico di analisi così onerose ma dovremmo anche recuperare i frammenti in questo periodo in cui, per l'emergenza Covid, non ci si può spostare". I consulenti della famiglia dovrebbero muoversi da fuori Roma. Sgrò contesta anche la velocità e il metodo condotto per l'esame: "Per l'analisi di quelle ossa c'è stato un esame solo visivo, senza alcuna strumentazione, e non è stata accolta nessuna indicazione avanzata dai nostri consulenti, il dottore Giorgio Portera e la dottoressa Laura Donato". L'avvocato annuncia: "Non ci fermiamo. Non possiamo lasciar correre in questa maniera la vicenda, dopo tutto il dolore indicibile che questa famiglia vive da oltre 36 anni".
Orlandi: legale, non vedo collaborazione
Di ANSA
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