(ANSA) - SASSARI, 20 MAR - Forse "andrà tutto bene" non è solo un hastag. Forse c'è un virus più forte e resistente del Covid-19. È il virus della cultura, dell'integrazione e della speranza. Soumya Najoui, di sicuro, è positiva. Marocchina, 27 anni, laurea triennale a Rabat, Università "Mohammed V", da stasera è dottoressa magistrale in Gestione dell'ambiente e del territorio. Il desiderio di tagliare il traguardo è stato più forte degli ostacoli da Coronavirus. Soumya si è vestita elegante, ha messo il 'tocco' a portata di mano e si è seduta davanti al computer, nella sua stanza da studentessa fuori sede. Si è collegata a Skype e ha discusso a distanza la sua tesi su "Risposte di tre cultivar di vite a diverse condizioni di radiazione Uv e temperature". Soumya è uno dei dieci dottori proclamati oggi dal rettore Massimo Carpinelli in una Aula Magna deserta. È stata la prima sessione di laurea a distanza dell'Università di Sassari. Protagonista il Dipartimento di Chimica e Farmacia.
Soumya, "virus" speranza e laurea Skype
Di ANSA
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