Don Buonaiuto, dai balconi un'Ave Maria

(ANSA) – ROMA, 16 MAR – Dedicare un momento unitario della
giornata alla preghiera: è la proposta di don Aldo Buonaiuto,
sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII. “Belli i flash mob
canori dai balconi, però sarebbe anche il caso – è il suo invito – di proporre la recita un’Ave Maria (magari in un momento
unitario, come alle 19.30, accompagnati dal suono delle campane
nelle chiese) per chi sta piangendo i propri morti, per quanti
combattono, spesso a mani nude, contro un mostro invisibile e
per coloro che cercano un significato alla loro esistenza ora
che l’incolumità è in pericolo”.
“I cappellani e le suore impegnati in prima linea a supporto
di medici e infermieri, sono l’emblema di una ‘resistenza 2.0’,
nel pieno di un’allerta da cui usciremo comunque modificati. Il
cambiamento deve iniziare dentro di noi, a partire da una
pratica meno formalistica e più sostanziale della fede”,
conclude don Buonaiuto.