(ANSA) – ROMA, 4 NOV – Sono oltre 150mila gli induisti che
vivono in Italia e si contano tra loro 30mila cittadini italiani
induisti. Una religione presente da anni nel nostro Paese con il
72% degli immigrati di questa fede che vive in Italia da oltre
10 anni. Eppure spesso si cede a “stereotipi e semplificazioni,
quando non a vere e proprie false credenze”. Lo evidenzia
l’Eurispes nel primo rapporto ‘L’induismo in Italia’. Il
problema della non conoscenza parte dai testi scolastici: 8
cittadini italiani di fede induista su 10 ritengono che i libri
di scuola riportino informazioni corrette solo ‘qualche volta’ o
‘raramente’. D’altronde lo yoga, che in Italia molti conoscono e
praticano, è considerato una ginnastica e non una pratica di
ascesi. Per il 91,6% degli intervistati è poi comune sentire
associare la propria religione alle ‘vacche sacre’. Tra i
problemi? La scarsità di templi e una politica lontana. Buono il
rapporto con le altre religioni; per oltre il 90% l’Unione
Induista Italiana è “un punto di riferimento”.
Inchiesta su induisti, 150mila in Italia

Eurispes, troppi stereotipi da vacche sacre a yoga. Pochi templi
Di ANSA
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