Di ANSA
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(ANSA) – BRINDISI, 7 SET – Facevano lavorare 14 ore al giorno
come pastore, con una paga di circa 1,5 euro all’ora, un 20enne
originario del Gambia senza riposo settimanale né ferie. Il
giovane, che lavorava dalle 5 del mattino, viveva in una
masseria all’interno della quale dormiva su un giaciglio. Per
questo gli uomini della task force anti caporalato dei
carabinieri hanno arrestato a Tuturano, frazione di Brindisi, un
51enne e la sua convivente 37enne, quest’ultima titolare della
masseria, per i reati in concorso di intermediazione illecita e
sfruttamento del lavoro. Gli investigatori definiscono
“disumane” le condizioni di vita del giovane pastore che
ritengono fosse “ridotto in schiavitù”, senza “alcun diritto”.