Maldini, c'è più stress da dirigente

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Di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 29 MAG - "Per chi è 'nato calciatore', come me, la vita da dirigente è molto più stressante. Anche perché questo è un lavoro di rapporti, che di per sé comportano una certa fatica, mentre prima dovevo solo pensare a giocare a calcio". Lo ha raccontato Paolo Maldini in un'intervista a RollingStone.it, in cui ha fatto un bilancio della sua prima stagione da dirigente al Milan, senza sbilanciarsi sul suo futuro nel club rossonero, dove l'ad Ivan Gazidis gli ha proposto il ruolo di direttore tecnico. Parlando di pregi e difetti del lavoro da dirigente, l'ex capitano del Milan ha spiegato: "Diciamo che stare in ufficio non è mai stato l'obiettivo della mia vita. Tornare a Milanello e partecipare alla vita della squadra, invece, è stato molto bello". "Pentito di essere tornato? Diciamo che questi nove anni di pausa me li hanno fatti pagare tutti" ha sorriso Maldini, spiegando di aver "trovato questa esperienza molto impegnativa. Decisamente di più rispetto alla carriera da atleta. Il telefono suona in ogni momento".

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