Fico, Impastato è punto di riferimento
(ANSA) – ROMA, 9 MAG – “Mentre a Roma veniva ritrovato il
cadavere di Aldo Moro, in Sicilia, nel piccolo paese di Cinisi,
la mafia uccideva Peppino Impastato. Era il 9 maggio del 1978,
una data drammatica per il nostro Paese”. Lo scrive su Facebook
il presidente della Camera Roberto Fico.
“Peppino Impastato aveva iniziato da giovanissimo la sua
battaglia civile e politica diventando un punto di riferimento
per i ragazzi che cominciarono a vedere in lui una concreta
opportunità di reazione e liberazione dalla prepotenza mafiosa.
Era consapevole dei rischi che correva, ma era troppo potente in
lui il desiderio di riscattare sé stesso e la sua terra
dall’onta della criminalità organizzata. In questo suo impegno
c’era una componente rivoluzionaria: apparteneva lui stesso a
una famiglia mafiosa. Questo rendeva più eclatanti e più
efficaci il lavoro di sensibilizzazione e le denunce che portava
avanti”, aggiunge Fico.