(ANSA) - TORINO, 7 MAG - Si torna a parlare al Palazzo di Giustizia di Torino della condanna a un anno e sei mesi per maltrattamenti nei confronti della convivente inflitta da Said Mechaquat, il 27enne che lo scorso 23 febbraio ha ucciso con una coltellata alla gola Stefano Leo sul lungo Po. Un problema formale (la notifica fu inviata all'avvocato sbagliato) ha indotto il procuratore generale Francesco Saluzzo a chiedere alla Corte di Appello di cancellare la decisione con cui la condanna fu dichiarata "irrevocabile". Sulla stessa linea è imperniato il ricorso del difensore di Said, Basilio Foti. La causa è stata discussa questa mattina. A rappresentare la procura generale davanti ai giudici c'era il pg Marco Grandolfo. In caso di accoglimento verrebbe temporaneamente annullato - in attesa che il processo per i maltrattamenti concluda il suo iter - anche l'ordine di carcerazione spiccato per Mechaquat, il quale, comunque, resterebbe detenuto nell'ambito delle indagini per l'omicidio Leo.
Pg,riaprire processo maltrattamenti Said
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Di ANSA
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