Elezioni in Israele: la sfida fra Benjamin Netanyahu e Benny Gantz

I due sfidanti per le elzioni israeliane: Netanyahu e Gantz
I due sfidanti per le elzioni israeliane: Netanyahu e Gantz Diritti d'autore REUTERS
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Di Simona Zecchi
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Secondo gli ultimi sondaggi la maggior parte degli israeliani, tra il 52 e il 58%, sarebbero convinti che sarà di nuovo Bibi Netanyahu a guidare il governo. Ma Gantz è la vera rivelazione dello scacchiere politico

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Benjamin Netanyahu contro Benny Gantz: è la sfida principale di martedì 9 aprile, quando più di sei milioni di israeliani saranno chiamati al voto per eleggere il nuovo primo ministro. Israele dovrà decidere dunque se concedere il quinto mandato al premier in carica dal 2009, e leader del Likud, o affidarsi all'ex capo di Stato maggiore Gantz, che si presenta con un nuovo partito: il Blu e Bianco.

Nel caso che vinca di nuovo Netanyahu, il percorso è già tracciato con l'appoggio di altri partiti di destra. Se invece sarà il grande rivale del premier ad avere la meglio, Gantz, questi potrà appoggiarsi ai partiti sia di destra sia di sinistra dello scacchiere politico.

Secondo gli ultimi sondaggi, la maggior parte degli israeliani, tra il 52 e il 58%, sarebbero convinti che sarà di nuovo Bibi Netanyahu a guidare il governo.

"Sia che vinca il blocco di destra di Netanyahu, sia che vinca Benny Gantz appare chiaro che non esistono soluzioni al conflitto israelo-palestinese. Netanyahu lavora per aumentare gli insediamenti e Benny Gantz non ha una visione reale per far terminare l'occupazione israeliana e i suoi stessi insediamenti", afferma l'analista politico Mokhemar Abu Seeda.

Certo la vera rivelazione di questo clima politico in Israele è proprio l'ex capo di stato maggiore Gantz, e il suo partito di centro destra, ma dovrà ottenere uno scarto importante nella sfida elettorale con il leader del Likud.

Netanyahu ha ricevuto, dal canto suo, il placet dei due leader Trump e Putin. Il primo ha riconosciuto la sovranità di Israele sul Golan "premiato" anche dallo spostamento dell'ambasciata americana a Gerusalemme. Putin, inoltre, pochi giorni fa gli ha consegnato i resti di un soldato sepolto in Siria, resti risalenti alla sua scomparsa durante la guerra del Libano del 1982.

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