Profugo ex Moi Torino si suicida

(ANSA) – TORINO, 6 APR – Un profugo del Gambia, Gaye Demba,
28 anni, che aveva vissuto negli scantinati ex Moi, le palazzine
dell’ex villaggio olimpico in fase di sgombero, si è ucciso in
una casa diocesana sulla collina torinese. “Il suicidio – dice
l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia – obbliga a
riflettere sulle ferite interiori che hanno segnato
profondamente lui e molti altri immigrati. Era seguito da
un’equipe di persone, quest’impegno non è stato sufficiente”.
Gaye Demba aveva vissuto fino al primo sgombero, programmato
nel 2017, all’ex Moi, l’ex complesso olimpico attualmente
oggetto di un piano di totale sgombero che dovrebbe concludersi
entro il 2019 grazie anche al sostegno del governo. “Seguivamo
da vicino questo ragazzo che aveva più volte dato segni di forte
depressione – spiega Sergio Durando, direttore della Pastorale
Migranti di Torino -. Aveva già manifestato nel tempo volontà
autodistruttive, e purtroppo era stato sottoposto a marzo ad un
tso all’Ospedale Mauriziano, ma poi era uscito”.