Brexit, Juncker ribadisce ultimatum per il 12 aprile

Brexit, Juncker ribadisce ultimatum per il 12 aprile
Di Antonietta Catanese
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Brexit ed elezioni europee, una corsa contro il tempo. Il presidente della Commissione Ue ribadisce al governo britannico l'ultimatum alla ratifica di un accordo per il 12 aprile

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Brexit ed elezioni europee: una corsa contro il tempo. Questo il tema centrale della miniplenaria del Parlamento europeo a Bruxelles. E chiarissime, sul punto, sono state le parole del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.

L'ultimatum del presidente

"Il dodici aprile è l'ultima data utile di approvazione possibile - ha ribadito Juncker - se la Camera dei Comuni per allora non si sarà pronunciata, nessun rinvio supplementare di corta durata sarà possibile. Dopo questa data noi rischiamo di danneggiare il buon corso delle elezioni parlamentari europee e di compromettere il buon funzionamento dell'Unione europea".

E il presidente non ha lesinato ulteriori commenti, come riportato dall'Ansa: "Per quanto riguarda l'Ue, siamo pronti a lanciare i negoziati e le trattative sul futuro partenariato non appena sarà firmato l'accordo di ritiro", ha detto il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker al parlamento Ue.

"Prima ancora che l'inchiostro sia asciutto - ha precisato -. La squadra negoziale della Commissione è operativa. Michel Barnier, il nostro capo negoziatore, è pronto. Mi aspetterei lo stesso livello di preparazione da parte del Regno Unito".

Juncker: "Ascolteremo May e decideremo cosa fare"

Ed ha continuato: "La settimana prossima al Consiglio europeo ascolteremo la premier britannica May che ci illustrerà le sue intenzioni e decideremo la strada da seguire". Così il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker alla miniplenaria del Parlamento europeo a Bruxelles. "I principi che guideranno la mia azione sono limpidi: lavoreremo stati membri e parlamento europeo fino all'ultimo momento per evitare un no deal", ha sottolineato Juncker.

In alcuni momenti ha anche ceduto al pessimismo, il presidente della Commissione europea: "Credo che il no deal il 12 aprile a mezzanotte sia diventata un'ipotesi sempre più verosimile - riporta l'Ansa - non è l'ipotesi che io auspico ma abbiamo fatto in modo che l'Ue possa essere pronta a far fronte a questa ipotesi". Così il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker alla miniplenaria del Parlamento europeo a Bruxelles.

Verhofstadt: "Regno unito dentro Unione con un piede: è una tragedia"

Ancora piu duro il rappresentante del Parlamento europeo per la Brexit, Guy Verhofstadt.

"So che un certo numero di colleghi stanno pensando: 'Ah, forse... un lungo rinvio... Beh, chiarisco, nessuna illusione su questo". "Una situazione in cui la Gran Bretagna è con un piede dentro l'Unione europea e con un piede fuori è una tragedia, è un male per l'Unione europea".

Risorse addizionali per questo articolo • Ansa

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