Ue-Turchia: incontro a Bruxelles

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Di Stefania De Michele
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Restano le distanze sulle violazioni dei diritti fondamentali da parte di Ankara.

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È stato il primo incontro dopo la revoca dello stato di emergenza in Turchia lo scorso anno: rimandato sinora, il Consiglio di associazione Unione Europea-Turchia - che si è svolto a Bruxelles - ha ancora una volta sottolineato la distanza tra l'Europa e Ankara sui diritti fondamentali e le libertà civili. L'Alto Rappresentante dell'Ue per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini, ha elencato le criticità.

"I ritardi sistematici. le detenzioni, le prove insufficienti e i procedimenti nei confronti di persone che esercitano i loro diritti fondamentali, come la libertà di espressione e di riunione - ha detto Mogherini - gettano dubbi sul rispetto del principio della presunzione di innocenza e del diritto a un processo equo".

L'Alto Rappresentante dell'Ue per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini

L'Ue ha sottolineato che il percorso per l'adesione della Turchia all'Unione deve essere accompagnato da riforme importanti. Bruxelles ha riaffermato l'importanza delle relazioni tra l'Unione e la Turchia e ha sottolineato l'importanza di un dialogo aperto, al fine di affrontare le sfide in settori di interesse comune come immigrazione, antiterrorismo, energia, trasporti, economia e commercio.

Il ministro degli affari esteri, Mevlut Cavusoglu, che ha guidato la delegazione turca, ha assicurato che il Paese ha imboccato la via delle riforme e sollecitato l'apertura di una nuova fase di negoziati per l'adesione all'Unione Europea.

"La Turchia - ha dichiarato Cavusoglu - ha un sistema giudiziario indipendente e tutti hanno accesso ad esso. La Turchia è membro della Corte europea dei diritti dell'uomo".

Il ministro degli affari esteri turco, Mevlut Cavusoglu

L'analisi di Gulsum Alan, Euronews: "Dal drammatico deterioramento della democrazia in Turchia, a Bruxelles non è più possibile parlare di negoziati di adesione all'UE. Le relazioni tra le due parti sono legate a transazioni e basate sull'interesse comune. il Parlamento europeo ha recentemente approvato la risoluzione che chiede al Consiglio europeo di sospendere ufficialmente le trattative per l' adesione della Turchia all'Unione Europea".

La relazione del PE sottolinea che più di 150 000 persone sono state arrestate durante la repressione del colpo di Stato e 78 000 persone sono state fermate e trattenute in detenzione sulla base di accuse di terrorismo nella maggior parte dei casi senza prove.

Sempre secondo il dossier, in Turchia sono stati arrestati migliaia di giornalisti, chiusi 160 mezzi di comunicazione, bloccati più di 1400 siti web e 4000 giudici hanno perso il lavoro.

La Turchia è candidata all'adesione all'UE dal 2005.

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