In anteprima al Sundance film festival, il documentario è stato accolto da una standing ovation. La famiglia Jackson fa quadrato intorno al re del Pop
Un altro documentario su Michael Jackson ed è subito polemica.
Perché in "Leaving Neverland", Wade Robson and James Safechuck non tralasciano i dettagli sulle molestie che avrebbero subito da parte del re del pop quando erano ragazzini.
Il documentario diretto da Dan Reed è stato accolto da una standing ovation al Sundance film festival dove è stato proiettato in anteprima.
Non è la prima volta che Michael Jackson è oggetto di accuse simile, che in passato sono state smontate.
Il nipote di Michael, Taj Jackson, non ci vede chiaro : "Wade è stato la persona più irremovibile nel processo del 2005; è stato il primo testimone della difesa, è rimasto fermo sul fatto che non fosse mai successo nulla.Era lui che diceva, tuo zio è stato così incredibile per me, ma poi ha cambiato la sua storia, per seguire una certa narrazione, non so cosa sia dietro tutto questo".
Il fratello del re Pop, Marlon Jacksonè ancora più chiaro:
"D'accordo, mi si può dire, tu stai proteggendo tuo fratello, ma sto dicendo la verità e voglio che la gente capisca che è la verità. Non capisco invece come un regista possa fare un documentario e non voglia parlare con me o altre persone che hanno vissuto a Neverland. Ma non solo, ci sono i fatti che parlano e che sono di dominio publico e che raccontano una storia completamente diversa da quella del documentario".